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IL CALCOLO DELLE LENTI MULTIFOCALI

Le lenti intraoculari multifocali rappresentano una delle principali innovazioni nella chirurgia della cataratta. Esse consentono di mettere a fuoco (senza occhiali) sia da lontano che da vicino e per questo motivo sono scelte da un numero crescente di medici e pazienti.

Qualora si decida di procedere all'utilizzo di una lente intraoculare multifocale, non sono necessarie formule particolari. Tuttavia bisogna essere consapevoli che, se non si raggiunge il target dell'emmetropia (ovvero l'assenza di difetti refrattivi), il livello di soddisfazione del paziente sarà basso. Questo tipo di chirurgia ha infatti l'obiettivo dichiarato di eliminare gli occhiali e, pertanto, non deve persistere alcun difetto refrattivo (miopia, ipermetropia o astigmatismo). E' quindi obbligatorio utilizzare gli strumenti più evoluti e le formule più accurate. E' inoltre corretto avvisare il paziente che, nonostante i nostri sforzi, in circa il 10% dei pazienti potrà residuare un difetto refrattivo superiore a mezza diottria e che in tal caso potrebbe rendersi utile una correzione mediante laser ad eccimeri. Con la tecnica femtoLASIK, in pochi minuti e senza dolore siamo in grado di correggere qualunque difetto refrattivo residuo.

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Le lenti multifocali pongono un'ulteriore sfida: la selezione del candidato ottimale. Non tutti i pazienti sono adatti a questo tipo di impianto e gli esami preoperatori sono volti ad identificare tutte le possibili controindicazioni:

  • secchezza oculare

  • decentramento della pupilla rispetto all'asse visivo

  • aberrazioni eccessive indotte dalla cornea

  • diametro pupillare insufficiente (<3mm) o eccessivo (>7mm)

  • alterazioni della macula e/o del nervo ottico

L'esclusione di questi pazienti consente di ridurre al minimo le complicanze tradizionalmente associate alle lenti multifocali, quali aloni intorno alle sorgenti luminose o scarsa luminosità.

ANALISI DELLA QUALITA' VISIVA CON DIVERSE LENTI MULTIFOCALI

Presso lo Studio Oculistico d'Azeglio non ci limitiamo ad utilizzare le lenti intraoculari multifocali, ma ne analizziamo i risultati in maniera scientifica. Questo studio, pubblicato sul Journal of Refractive Surgery nel 2018, confronta ad esempio gli aloni associati a due diversi tipi di lenti, oltre alla qualità visiva per lontano e vicino.

Clicca su questo link per scaricare l'articolo.

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CONTROINDICAZIONI ALLE LENTI MULTIFOCALI

Qui sotto potete trovare alcuni esempi di condizioni cliniche che rappresentano una controindicazione all'utilizzo di lenti multifocali. Presso lo Studio Oculistico d'Azeglio poniamo sempre la massima attenzione, durante gli esami preoperatori, ad ogni possibile controindicazione.

CURVATURA CORNEALE ASIMMETRICA

Una cornea con curvatura asimmetrica genera delle aberrazioni visive che mal si coniugano con le lenti multifocali. In tal caso è prudente sconsigliarne l'utilizzo. L'immagine a destra mostra la topografia corneale di un occhio con curvatura asimmetrica: nella metà superiore i colori sono più caldi che in quella inferiore, segno di una maggiore curvatura.

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OCCHIO SECCO

L'occhio secco è una condizione estremamente comune, sia nei giovani che negli anziani. Un'adeguata lubrificazione della superficie corneale è essenziale per una visione nitida: se la cornea non è bagnata in maniera regolare, si crea un effetto tipo "parabrezza sporco" e la qualità visiva fornita dalle lenti intraoculari multifocali diventa insufficiente.
Presso lo Studio Oculistico d'Azeglio svolgiamo tutti gli esami per verificare un'adeguata lubrificazione della superficie corneale. Nell'immagine a destra si vede un occhio affetto da marcata secchezza.

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DIAMETRO PUPILLARE ECCESSIVO

Tutte le pupille si dilatano in condizioni di scarsa luminosità, come quelle incontrate di notte. Se tuttavia il diametro della pupilla supera quello della lente intraoculare, l'utilizzo di una lente multifocale potrebbe causare la comparsa di aloni notturni intorno alle fonti luminose. In tal caso può essere prudente ricorrere alle tradizionali lenti monofocali.
Nell'immagine a destra si vede una pupilla con diametro di 7,43 mm, decisamente al di sopra dei limiti da noi accettati.

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PATOLOGIE RETINICHE

Le lenti multifocali richiedono un occhio in condizioni ottimali per poter esprimere al meglio le loro caratteristiche. Qualunque alterazione a carico della retina o del nervo ottico, di conseguenza, rappresenta una controindicazione. Per questo motivo tutti i nostri pazienti vengono sottoposti ad OCT retinico, in modo da poter escludere casi come quello visualizzato nell'immagine a destra.

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PSEUDOESFOLIATIO CAPSULAE

La pseudoesfoliatio capsulae è una condizione comune, spesso associata a glaucoma, caratterizzata dal deposito di materiale biancastro sulla superficie del cristallino. Questo materiale può rendere instabile la struttura in cui viene posizionata la lente intraoculare e pertanto ne rappresenta una controindicazione.

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